Dalle mille e una notte

DALLE MILLE E UNA NOTTE (passate al cinema) (1973-1980)

Per parecchi anni, mentre di giorno giravo per le strade delle città e per i treni, di notte nel buio delle sale cinematografiche erano certi fotogrammi da scene ora meravigliose ora raccapriccianti ad immobilizzarmi. Le “mille ed una notte” sono le notti fulminee passate al cinema con l’apparecchio nero sullo stomaco, seduto in modo da essere al centro dello schermo, maledicendo il fragore dello scatto che spaccava il denso silenzio in sala. Sprofondato tra gli spettatori, tiravo sospiri di sollievo quando il secco rumore metallico si mimetizzava con la colonna sonora.

Le “mille e una notte” sono le tante notti passate nel buio delle sale ma sono anche quelle passate successivamente in camera oscura, di notte, a stampare in toni nerissimi i 99 negativi scelti, annerendo nello stesso identico modo le immagini provenienti da fotogrammi di scene illuminate dalla luce naturale come quelle provenienti da fotogrammi di scene illuminate dalla luce artificiale degli studi. Come risultato del prolungato oscuramento imposto alle stampe ho ottenuto questa lunga unitaria sequenza di fotografie in cui le immagini affiorano appena prima di essere ingoiate dalla notte fonda di nero argenteo a cui le ho destinate.

Dalla mascheratura e manipolazione di 99 negativi originati dai più disparati fotogrammi (di film noti od ignoti, vecchi e nuovi, visti 7 anni o 7 mesi fa) ecco una sequenza di 99 fotografie: in pratica un “film” fatto a modo mio, una pellicola di carta snodabile ad ogni momento su di una parete. Una piccola orgia di fantasmi inoffensivi tolti dal calderone bollente delle proiezioni cinematografiche e lasciati raffreddare. Sospesi nel buio.

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